giovedì 12 maggio 2011
INCONTRO PER AIUTARE LA RICERCA NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO
di Venerdì 23 aprile 2010. Ore 20. Ristorante Casali, Cesena. (*)Prof. Paolo Pederzoli Ordinario di Chirurgia Generale.
Il Professor Paolo Pederzoli si è laureato a Padova nel 1969. É specialista in Chirurgia Generale ed Urologia. In ruolo universitario dal 1973, attualmente ricopre la carica di Professore Ordinario di Chirurgia Generale, è direttore responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia B del Policlinico di Verona e Direttore della Scuole di Specializzazione di Chirurgia Generale e Chirurgia Plastica di quella Università.
Da sempre la sua attività di ricerca sperimentale e clinica si è focalizzata sulle malattie del pancreas, sia infiammatorie (pancreatite acuta e cronica) che neoplastiche. Numerosi sono i suoi contributi sull'argomento. In particolare, per quanto riguarda la pancreatite acuta, ha avuto il merito di mettere a punto, dapprima sull'animale da esperimento e poi sull'uomo, una nuova metodica chirurgica di drenaggio-lavaggio retro-endo peritoneale che è stata adottata dalle principali scuole chirurgiche mondiali e che ha consentito di abbattere la mortalità dall'80 al 20%, gold standard delle attuali casistiche.Nel corso degli anni il suo interesse si è, però, progressivamente indirizzato alle malattie neoplastiche che rappresentano l'impegno più rilevante degli ultimi 15 anni.
Gli studi riguardano principalmente le neoplasie pancreatiche considerate nei loro due grandi capitoli: le forme esocrine, solide e cistiche, e le forme endocrine.Neoplasie esocrine solide.
La ricerca ha coperto più aspetti:
• stabilire quale potesse essere la stadiazione migliore dell'adenocarcinoma duttale.
• Stabilire quale fosse, per neoplasia, la strategia terapeutica migliore (trattamento chirurgico e/o endoscopico) in relazione ai diversi stadi di malattia.
• Valutare l'impatto della terapia chirurgica demolitiva nelle forme resecabili
• Valutare l'impatto delle terapie antitumorali nelle forme avanzate
• Stabilire il ruolo adiuvante della chemioradioterapia e della sola chemioterapia.
E' da sottolineare come la pubblicazione del trial clinico ESPAC 1 (European Study Pancreatic Cancer) ha cambiato l'atteggiamento della comunità scientifica circa l'indicazione ad un trattamento adiuvante con chemioterapia dopo resezione per adenocarcinoma duttale.
Neoplasie esocrine cistiche
Gli studi condotti sono stati indirizzati al loro inquadramento nosologico, diagnostico e clinico, nonchè alla valutazione dei risultati della terapia chirurgica, in particolare delle forme mucinose. Anche in questo settore le collaborazioni con istituti di ricerca statunitensi hanno prodotto delle nuove proposte per quanto ne riguarda il trattamento.
Il Professor Pederzoli ed il suo gruppo fanno parte del comitato di esperti mondiali per la stesura delle "Guidelines" internazionali.
Neoplasie endocrine
In questo campo dell'oncologia gli studi sono stati rivolti:
• all'inquadramento anatomo-patologico e diagnostico;
• al ruolo, alla strategia ed ai risultati della chirurgia sia nelle forme resecabili che in quelle avanzate;
• al ruolo del debulking e della chemioembolizzazione epatica nelle forme metastatiche;
• al ruolo degli analoghi della somatostatina in quelle avanzate.
Anche in questo campo il Prof Pederzoli ed il suo Gruppo fanno parte delle maggiori società scientifiche internazionali e sono considerati dei "leading experts".
Ricerca translazionale
In questo settore il ruolo del Prof Pederzoli è stato quello di un antesignano, coordinatore e leader del gruppo di ricerca veronese, internazionalmente riconosciuto. A questo proposito tappa fondamentale è stata la creazione di una banca di materiale biologico, di tessuti vitali e di linee cellulari da pazienti.
La collaborazione con i vari Istituti di ricerca di base, italiani ed internazionali, hanno permesso di sviluppare ricerche avanzate di genetica, biologia molecolare e, più recentemente, di proteomica.
L'attività clinica coordinata dal Prof Pederzoli, non disgiunta da quella di ricerca, coinvolge complessivamente circa un centinaio di ricercatori, medici e biologi. Più di 2000 pazienti oncologici pancreatici si rivolgono ogni anno al gruppo da lui coordinato, facendo sì che "Verona" rappresenti una delle sedi più prestigiose internazionali per la cura e lo studio di queste malattie.
Il Prof Pederzoli è Autore di più di 400 pubblicazioni.
Prof. Aldo Scarpa
1980 Laurea Medicina a Padova
1985 Diploma di Specialista in Anatomia Patologica a Parma
1989 Titolo di Dottore in Ricerca in Patologia Oncologica Umana a Verona
1982-83 Tenente medico, dirige il Laboratorio di Analisi dell'Ospedale Militare di Verona su delega del direttore dell’ospedale col.me. Michele Plescia
1989-1992 Ricercatore in Anatomia Patologica
1992-2003 Professore Associato Anatomia Patologica
2004 - oggi Professore Ordinario Anatomia Patologica
2008 Direttore del Centro ARC-NET per la Ricerca Applicata sul Cancro.
Attivita’ organizzativa:
1983 Istituisce Banca di tessuti congelati normale/tumore per le neoplasie gastroenteropancreatiche.
1985 Organizza la istituzione del Primo Ciclo di Dottorato di Ricerca in Patologia Oncologica Umana presso l’Università di Verona.
1987 Fonda il Lab. di Patologia e Diagnostica Molecolare presso il Dipartimento di Patologia dell'Universita' di Verona, che da allora si occupa anche di diagnostica molecolare di routine per patologie neoplastiche e infettive. 1994 Organizza una banca di DNA e RNA relativa a patologie neoplastiche di vario tipo.
1997 Organizza una 'facility' di topi atimici per ottenere xenotrapianti di neoplasie primarie in animale.
2008. Istituisce il Centro di Ricerca Applicata sul Cancro organizzato a rete e denominat ARC-NET ovvero Alleati per la Ricerca sul Cancro.
Principali Stage Esteri
National Cancer Center, Tokyo, Giappone (1990-92);
New York University, USA (1985, 1994);
Nürnberg Universität, Germany (1987).
Membro dell’editorial board di ‘Pathologica’ e di ‘Virchows Archiv’, organi ufficiali rispettivamente della SIAPEC (Società Italiana Anatomia Patologica e Citologia) e della ESP (European Society of Pathology).
E’ stato membro della Commissione Nazionale per le ‘Linee guida per test genetici in Italia’, pubblicato come pamphlet e in Internet al sito dell’Istituto Superiore di Sanità: http://www.iss.it/pubblicazioni/lineguida/comnaz.htm.
MEMBRO DI SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Societa’ Italiana di Anatomia Patologica e Citologia (SIAPEC); Societa’ Italiana di Cancerologia (SIC); Associazione Italiana Studio Pancreas (AISP); European Society of Pathology (ESP); American Society of Investigative Pathology (ASIP); International Society for Biological and Environmental Repositories (ISBER)
INTERESSI DI RICERCA
1• Genetica del cancro pancreatico.
2• Patologia molecolare dei tumori:
a) Standardizzazione di metodi molecolari per uso routinario di marcatori diagnostici/prognostici;
b) Automazione nella diagnostica molecolare.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
160 pubblicazioni a stampa, di cui 134 su riviste internazionali citate in Medline con un impact totale di 568.6
REVISORE SCIENTIFICO
PER RIVISTE:, Journal of Pathology, British Journal of Cancer, Cancer Research,Virchows Archiv, Pathologica, Gastroenterology, American Journal of Pathology
PER PROGETTI RICERCA: Ministero Università, Sistema Sanitario Nazionale Inglese, Comunità Europea.
PRINCIPALI ENTI FINANZIATORI
dal 1998 al 2010: Associazione Italiana Ricerca Cancro, Comunità Europea, Ministero Università, Ministero Sanità; Comitato Nazionale Ricerche. Coordinatore nazionale italiano per progetti finanziati dal III, V, VI e VII programma Quadro della Comunità Europea sulla Diagnostica molecolare in genere e del cancro pancreatico in particolare (www.moldiagpaca.eu).
(*) Dott. Giovanni Paganelli
Direttore della Divisione di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia dal 1994, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna, specializzandosi successivamente in Geriatria - Gerontologia e Medicina Nucleare.
Tra il 1987 ed il 1988 ha lavorato presso l’Oncology Group dello Hammersmith Hospital, Royal Postgraduate Medical School di Londra, mettendo a punto un nuovo metodo di imaging e terapia tumorale mediante anticorpi monoclonali (basato sul sistema Avidina-Biotina).
Dal 1989 al 1994 ha svolto la propria attività come Aiuto ricercatore e clinico presso il Dipartimento di Medicina Nucleare dell’Istituto Scientifico H San Raffaele di Milano.
Il suo campo di maggiore interesse è l’impiego in vivo del sistema avidina-biotina indirizzato alla diagnosi e terapia dei tumori solidi.
E’ stato il pioniere dell’uso dell’Y-90-Biotina nella radioterapia anticorpo guidata dei gliomi. Recentemente ha perfezionato una tecnica di linfoscintigrafia nel linfonodo sentinella nel carcinoma mammario e ideato un nuovo sistema di localizzazione delle lesioni non palpabili, denominato ROLL.I risultati di queste ricerche (oltre 170 articoli) sono stati pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali.
Detiene, inoltre, la paternità di 8 brevetti scientifici.
Ha svolto relazioni e seminari su invito in numerose Istituzioni Universitarie italiane e straniere.
Nel 1998 ha ricevuto dalla European Association of Nuclear Medicine il Marie Curie Award.
Da febbraio 2001 a Dicembre 2003 è stato nominato Esperto del Consiglio Superiore di Sanità.
Attualmente si sta dedicando alla ricerca di nuovi radiofarmaci per terapie mirate (targetted molecular radionuclide therapy) in campo oncologico (sistemi PAGRIT® e IART®).